Stando alle ricerche effettuate da una società britannica, la Northern Petroleum, sembrerebbe esserci del petrolio nell’Adriatico e per questo motivo le coste pugliesi (soprattutto) rischiano di veder installare a pochi chilometri dalla terra ferma piattaforme petrolifere adoperate per l’estrazione dell’oro nero.
Devo essere sincero, sono molto molto coinvolto personalmente su questo argomento e con me tutti gli abitanti del mio paese e non solo perchè l’incubo della costruzione di una piattaforma petrolifera al largo della costa pugliese – anzi, delle piattaforme, dovrebbero essere tre – è reale e ogni giorno sempre più vicino ma anche perchè solo a pensare all’impatto ambientale e alle conseguenze che queste postazioni avrebbero su tutto il territorio l’ansia e la paura salgono.
Nascono infinite domande tra la gente e tra i rappresentanti della Puglia: fiumi di carta stampata, notizie mediatiche e altro il cui scopo è quello non solo di informare ma di far aprire gli occhi. Quello che ci si chiede di più è: “Ne vale davvero la pena?” “Violentare l’ambiente, trasformarlo e devastarlo è l’unica cosa che si può fare?” “La vera risorsa naturale pugliese – il turismo e il mare – potrà continuare ad esistere?” Domande alle quali qualcuno dovrà rispondere alla fine.
Secondo il mio modesto parare c’è un’unica risposta possibile e comune: No! E mentre lo dico ripenso alla devastazione ambientale che hanno fatto in Basilicata e in altre zone dell’Italia in nome del petrolio e mi viene da piangere al sol pensiero. La Puglia non merita questo.
E proprio per questo sabato 23 Gennaio s’è svolta una manifestazione generale a Monopoli in provincia di Bari, una manifestazione per raccogliere firme e dire un secco “No!” a questa decisione folle che il Governo sta per prendere.
Se la decisione dovesse essere presa, l’impatto sarebbe tremendo e il turismo ne risentirebbe in maniera massiccia, verrebbe annientato. E per cosa poi? Per un po’ di oro nero che non è neanche di buon livello. Perché è vero che c’è petrolio, studi e indagini l’hanno confermato, ma di qualità scarsa e alla fine si spenderebbe più per raffinarlo che per estrarlo.
La manifestazione di sabato è andata molto bene. Tutti i comuni limitrofi – più di dieci sindaci in marcia per le vie del paese – hanno partecipato e di fronte all’ambiente s’è dimostrato che non esiste colore politico, non esiste l’essere di destra o di sinistra, tutti sono compatti per chiedere di rispettare la natura. L’unico a cui non interessa niente è il Governo, perché questa decisione arriva dai piani alti, bypassando le regioni e non considerando per niente i comuni, come se fosse una cosa dovuta…
La Puglia e le amministrazioni dei comuni delle zone a rischio oltre che i candidati di sinistra alla presidenza della regione hanno partecipato – entrambi dimenticandosi delle primarie del giorno dopo -, tutti hanno ribadito che bisognerebbe puntare sull’energia rinnovabile e non su una fonte vecchia e altamente inquinante come il petrolio.
L’assessore regionale alle Opere Pubbliche Amati ha dichiarato:
“Risparmio ed efficienza energetica, fonti rinnovabili, sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio – ha detto Amati, il quale parteciperà alla manifestazione – sono sempre state alcune delle linee direttrici lungo le quali si è mossa l’azione di questo governo regionale per cui non potrò che sostenere questa manifestazione in difesa delle nostre coste e di alcuni comparti fondamentali della nostra economia regionale. E’ evidente poi che occupandomi di tutela del suolo e di risorse naturali non posso ignorare l’eccessivo sfruttamento della risorsa petrolio che rischia di esaurirsi…”
(fonte: Notiziario Italiano)
E come si può non essere d’accordo, con quale criterio e per quale motivo si ignorano le parole e la volontà dei cittadini? Siamo noi a dover avere l’ultima parola e, senza peccare in presunzione, rappresentando tutti i cittadini pugliesi, la nostra parola è “No, al petrolio…sì, al rinnovabile!“.
Di questo parliamo anche sul forum nel topic Piattaforme petrolifere in Puglia
Scritto da Mac La Mente