/ Maggio 30, 2009/ Artisti, Blog, Il disco del mese/ 0 comments

Ed eccoci giunti al decimo appuntamento mensile con la nostra rubrica de Il disco del mese. Dopo una breve parentesi dove ho parlato di ultime uscite discografiche degne di nota – Ben Harper e Rino Gaetano – ritorno ad un periodo a me particolarmente caro: gli anni ’70. E’ molto difficile scegliere un album in questo caso perchè tanti e infiniti sono i capolavori pubblicati in quel decennio e che possono essere chiamati “pietre miliari” della musica. Nell’imbarazzo della scelta tra Led Zeppelin, Deep Purple, AC/DC e i tanti altri gruppi, la mia scelta è caduta su un “binomio” particolare, ma non preoccupatevi perchè recensioni sugli altri arriveranno e anche molto presto!

Ho parlato di binomio e infatti per questo mese ho scelto un duo fortissimo: gli Steely Dan, che con il loro lavoro Aja hanno regalato un altro album da acquistare e ascoltare all’infinito.

Gli Steely Dan nascono nel 1967 quando Walter Becker incontra Donald Fagen e tra i due si instaura da subito un’alchimia perfetta che sfocia nel loro primo lavoro Can’t Buy A Thrill e che prosegue con Countdown to Ecstasy, Katy Lied fino ad arrivare ad Aja e poi continuare con Gaucho e tanti altri lavori, perchè gli Steely Dan sono ancora in attività e arrivano ai giorni nostri, per fortuna!

Aja è il sesto album degli Steely Dan ed è stato pubblicato nel 1977. Sette sono le canzoni che lo compongono e che conservano e rafforzano lo stile che caratterizza il duo. A differenza di altri dischi, Aja è un lavoro da ascoltare a basso volume: solo in questo modo è possibile carpire l’essenza e la purezza del suono, gli arrangiamenti curati e tutti i passaggi presenti all’interno delle canzoni. Ad ogni ascolto saltano fuori nuovi particolari, è come se il disco si rinnovasse di continuo ed è questo che gli permette di non invecchiare e di essere ancora oggi apprezzato e ricercato.
Probabilmente non è il più famoso tra tutti i lavori degli Steely Dan ma, per quanto mi riguarda, occupa un posto speciale nel mio cuore perchè è grazie ad Aja che ho scoperto Becker e Fagen e sono contento che sia successo.

In questo momento, mentre scrivo, sto riascoltando l’album e riprovo le stesse emozioni della prima volta. E’ un disco piacevole e vario, mai scontato e che sorprende sempre grazie ai passaggi che ogni canzone contiene al suo interno.

Prima di parlare in modo approfondito delle traccie – lo faccio nel prossimo articolo – riporto alcune informazioni sui musicisti che hanno realizzato Aja e la tracklist dell’album. I musicisti sono tantissimi ma non suonano tutti insieme: caratteristica di Becker e Fagen è infatti quella di scegliere le persone più adatte all’esecuzione di ogni singolo brano.

Musicisti:

Sintetizzatore, Fischietto, Voce e cori: Donald Fagen
Chitarre soliste : Walter Becker, Larry Carlton
Chitarra: Dean Parks
Batteria: Paul Humphrey, Steve Gadd, Bernard Purdie, Ed Greene, Jim Keltner
Basso: Chuck Rainey
Piano elettrico: Victor Feldman
Sax tenore: Pete Christlieb, Tom Scott, Wayne Shorter
Cori e voci: Tim Schmit, Michael McDonald, Clyde King, Venerra Fields, Sherlie Matthews, Rebecca Louis

Tracklist:

1 – Black Cow (5:07)
2 – Aja (7:56)
3 – Deacon Blues (7:26)
4 – Peg (3:58)
5 – Home at Last (5:31)
6 – I Got the News (5:03)
7 – Josie (4:30)

(…continua…)

Scritto da Mac La Mente

Share this Post

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.