/ Settembre 19, 2008/ Blog, In Libreria/ 0 comments

Tra gli iscritti al forum di Libera-mente abbiamo la fortuna di avere anche una giovane poetessa e scrittrice, Sahageua Panichelli.

Sahageua (che è iscritta al forum con il nick Nilleshna) è autrice di due libri, Del tempo dell’incanto, una raccolta di poesie pubblicata nel 2007 dalla casa editrice Il filo; e L’etereo mutamento, un romanzo pubblicato nel 2008 dalla casa editrice Rupe Mutevole.

Io ho letto i suoi libri e sono stato affascinato dalle loro caratteriche. Mi hanno colpito in particolare la padronanza di linguaggio, caratterizzato dall’uso di termini ed espressioni eleganti e ricercate che ben si sposano con uno stile che, in modo altrettanto elegante, ci conduce in un ideale viaggio nel pronfondo. E le sonorità che, grazie all’uso sapiente di assonanze e allitterazioni, danno particolare musicalità ai testi, come si può vedere per esempio in questi versi:

Leggera acrobata
cammina nellaria
sottesa ad un filo
cangiante di mosto lunare
silente il suo passo
si ricopre d’edera
per nascondersi
e nel cielo dissolversi
per contemplare
la divina posa
del risorto suo amante.

Per dar modo a chi non ha ancora letto il libro di farsi un’idea delle liriche di Sahageua, inserisco la poesia di apertura, Arcanto, dove, attraverso i sogni, comincia un viaggio nei sentimenti e nelle emozioni che ognuno di noi può provare.
E per far meglio comprendere le caratteristiche della poesia riporto anche la parte iniziale della prefazione di Flavia Weisghizzi al volume Del tempo del’incanto.

Segnalo inoltre che, se qualcuno volesse leggere altri scritti di Sahageua, sul forum si trovano la poesia Solitudine e il racconto La storia del vento.

Prefazione

La poesia di Sahageua Panichelli si muove nel mondo dell’Arcanto, che diventa in questa raccolta un luogo mitico e ideale. In effetti il richiamo alla mitologia, per personaggio, situazioni, avvenimenti narrati è continuo e costituisce il paesaggio mentale in cui si muove il mondo concettuale dell’autrice, contrapponendosi così a una realtà che ben poco entra in questa raccolta.
Il viaggio di Sahageua è infatti totalmente ideale e si muove in percorsi onirici e notturni.
L’amore, la ricerca del sé e la notte sono i temi principale attorno ai quali ruotano le poesie di Del Tempo Dell’Incanto ma già dal titolo è possibile dedurre una serie di riflessioni su queste composizioni.
Per prima cosa il tempo dell’incanto è il tempo sospeso in una dimensione acronica e astorica, slegata quindi da qualsiasi accadimento e quotidianità.
E’ un tempo che è causa efficiente di se stesso, origine e conseguenza di tutto.
Questa scelta decreta l’apertura di un universo intellettuale che chiede di essere scoperto e rispettato, escludendo ogni possibile dubbio.
Sahageua Panichelli ci apre il suo giardino segreto, a noi attraversarlo con prudenza.

Arcanto

Il tuo tempio mi scruta
dalle porte s’annuncia
una lieve luce
cinta da oscurità
il mistero mi si rivolge
con flebili mani soavi
e salgo le prime scale
la tua figura celata
si china lievemente
ed è amante
ora la luce intorno a Te
leggera si rotola
nei mari segreti
delle Tue essenze immortali
e bacio il Tuo petto
nel segreto del mio amore
ancora un passo
ed entro in Arcanto
lasciando il mondo
e le sue pene fatali.

Scritto da Mac La Mente

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