A partire dal 27 Giugno del 2008 è possibile prendere visione dell’ultimo lavoro cinematografico del registra russo Nikita Michalkov. Il film, intitolato 12, è un remake della precedente opera di Sidney Lumet – La parola ai giurati del 1957.
E’ un film psicologico che mette in evidenza non solo la storia di ognuna delle persone coinvolte ma anche il passato, che non si riesce a dimenticare, di una Russia e del popolo russo, rappresentato dai dodici giurati; i contrasti che ci sono stati con la popolazione Cecena, la guerra e le dirette conseguenze che questa porta, diventano bagaglio culturale e di pensiero della gente comune presente nel film.
I dodici giurati si ritrovano all’interno di una palestra a dover discutere una sentenza che sembra già scritta: le sorti di un giovane ceceno accusato di parricidio. Al momento del voto avviene qualcosa che turba l’esito: uno dei giurati non è favorevole alla colpevolezza e da qui parte una lunga discussione che porterà anche gli altri a cambiare pensiero. La strada non è facile, vengono analizzate prove, ricostruiti i tempi e i luoghi degli avvenimenti sfruttando i mezzi a disposizione presenti nella palestra, riesaminate le testimonianze e abbattute tutte quelle che risultano poco credibili e in contrasto con la realtà.
I giurati sono sempre più coinvolti e cominciano a vivere sulla propria pelle questa decisione, ne sentono sempre più il peso, a tratti opprimente e a volte più leggero…quest’ultima sensazione viene provata soprattutto da uno di loro perché convinto della colpevolezza del ragazzo, non sente ragioni anche se, alla fine, il suo voto cambierà insieme agli altri colleghi.
Nelle quasi tre ore di proiezione, le personalità diverse – prima della loro decisione finale – si ritrovano a rivivere momenti ed avvenimenti della loro vita che risultano strettamente legati alla vicenda. La decisione alla fine verrà presa all’unanimità, ma prima di arrivare a questo punto, 11 giurati votano per la non colpevolezza e solo il presidente della giuria – il regista, che aveva voltato colpevole fin dall’inizio – non cambia voto, ma pur di sciogliere l’assemblea si adegua alla decisione della maggioranza.
Il presidente espone in modo convincente le sue ragioni ed è proprio colui che inizialmente aveva votato per l’innocenza dell’accuso che comincia a vacillare, sembra sia sorto un “ragionevole dubbio” all’interno della sua tesi di innocenza, dubbio che comunque non cambia il risultato: il ragazzo è innocente.
Scenografia e fotografia sono i punti forti di questo film. Colori scuri, giochi di luci, avvolgono i dodici protagonisti che vengono seguiti ed inquadrati – in primi piani – di continuo man mano che prendono la parola. I loro lineamenti vengono marcati quasi a voler esaltare le differenze/somiglianze non solo delle loro vite, ma anche dei tratti caratteristici di ognuno. I giurati sono russi veri, ceceni veri che ora vivono e interagiscono tra di loro, non ci sono più differenze etniche…tutti uguali…come è giusto che sia!
12
Regia: Nikita Mikhalkov
Genere: Drammatico
Nazione e Anno: Russia – 2007
Durata: 153 minuti.
Interpreti: Nikita Mikhalkov, Sergei Makovetsky, Sergei Garmash, Aleksei Petrenko, Yuri Stoyanov, Valentin Gaft.
Una recensione più dettagliata è presente nel topic: Ho visto al cinema.
Scritto da Mac La Mente