/ Agosto 1, 2008/ Blog, In Libreria/ 0 comments

Abbiamo parlato del libro Il premio di Valeria Parrella e ne approfittiamo per inserire un breve profilo dell’autrice, che è, a nostro giudizio, una tra le scrittrici più interessanti e promettenti della narrativa italiana di questi anni.

Valeria Parrella è nata a Torre del Greco nel 1974. Laureata in Lettera Classiche con una tesi in Glottologia all’Università di Napoli e successivamente specializzata come interprete della Lingua italiana dei Segni (il linguaggio gestuale utilizzato per comunicare con i non-udenti), lavora all’Ente Nazionale Sordomuti di Napoli e collabora come giornalista alla redazione napoletana del quotidiano La Repubblica e alla rivista Marie Claire.

Nel 2003 inizia a pubblicare i propri scritti, per i quali ottiene subito ottima accoglienza di critica e pubblico, accoglienza confermata e ampliata in seguito ad ogni suo nuovo lavoro.

Il suo volume d’esordio, Mosca più balena (Minimum Fax, 2003), è una raccolta di sei racconti ambientati nel napoetano e incentrati su altrettante figure femminili. Volume con cui vince il premio Campiello Opera Prima.

Due anni dopo pubblica Per grazia ricevuta (Minimum Fax, 2005), una nuova raccola di quattro racconti, sempre ambientati nel napoletano e centrati sulle figure femminili. E, caso rarissimo per una quasi esordiente pubblicata per di più da un editore minore, il libro entra nella cinquina del premio Strega. Premio che non vince, anche se otterrà altri due premi letterari, il premio Renato Fucini e il premio Zerilli-Marimò.

Successivamente pubblica Il verdetto (Bompiani, 2007), una pièce tragica che fa rivivere in chiave moderna il mito di Cltiemnestra e Agamennone e della guerra di Troia, ambientandoli ai nostri giorni nella guerra tra clan camorristi nel napoletano.

Nei primi mesi del 2008 è apparso il suo primo romanzo, Lo spazio bianco (Einaudi, 2008), col quale ha vinto, pochi giorni fa , il premio letterario Città di Bari.
Il romanzo, che ha sucscitato moltissimo interesse e ottime recensioni da parte della critica, racconta la storia intima di una donna che a 40 anni partorisce una figlia prematura, di soli sei mesi. Da quel momento la protagonista si trova a vivere in un universo fatto da medici e infermieri, uno spazio di dolorosa attesa, di speranze e paure segnate dal dialogo muto con l’incubatrice e i macchinari che tengono in vita la figlia.

Altri racconti di Valeria Parrella sono apparsi in antologie – Pensa alla salute (Ancora del Mediterraneo, 2003); La qualità dell’aria (Minimum Fax, 2004); Bloody Europe (Playground, 2004) e sulle riviste letterarie Nuovi Argomenti, Origine, Accattone.
Un suo racconto breve, “Il capolavoro“, è disponibile online sul sito dell’Editore Minimum Fax a questo link.

Scritto da Vianne

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