/ Luglio 30, 2008/ Blog, In Libreria/ 0 comments

Dal 26 Giugno 2008 il Corriere della sera, per il secondo anno consecutivo, ha fatto partire una iniziativa molto interessante intitolata “Corti di carta”. I Corti non sono altro che brevi racconti, scritti dai maggiori autori italiani (Bevilacqua, Lucarelli, Colaprico e altri), che in sessanta pagine o poco più narrano vicende e storie diverse di personaggi collocati nelle più disparate situazioni reali.

Il sesto Corto di carta, il primo che vorremmo segnalare all’interno del blog, è di Valeria Parrella e si intitola Il premio. Altri corti, di cui abbiamo già parlato sul forum nel topic dedicato, Corti di carta, verranno ripescati e approfonditi in seguito.

Il premio è un racconto con un inizio triste, quello di un funerale e della scomparsa di una persona cara, usato anche per introdurre i protagonisti della storia e altre figure che occuperanno viva viva sempre più spazio; tra queste, la badante Grazia.
E’ lei in realtà la protagonista, sposerà il suo datore di lavoro – spinta dal parroco – per non dar modo a voci poco gradite di prendere piede, ma il matrimonio – per lo meno all’inizio – non sarà tutte rose e fiori anzi, passerà attraverso difficoltà, differenze che sembrano insormontabili e rapporti (come quello tra Grazia e la figliastra) apparentemente irrecuperabili.

Non sarà così, entrambe le figure femminili del racconto cominceranno ad entrare in confidenza e questo agevolerà anche il rapporto tra Grazia e il marito. Quest’ultimo infatti sarà sempre più riconoscete nei confronti della donna per il rapporto che ha saputo creare con la bambina, che viene così aiutata a crescere nel modo giusto e acquisire consapevolezza del mondo. La riconoscenza crescerà fino a sfociare in un premio!

Il racconto comincia con queste parole:

“Quando Viviana morì, dissero a Marta che avrebbe dovuto guardare sua madre nella bara, che non avrebbero potuto chiuderla altrimenti”.

Una versione più estesa dell’incipit si trova nel topic dedicato agli incipit.

Scritto da Mac La Mente

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