Inizio scrivendo qualcosa di classico, un intervallo di tempo in cui son cambiate diverse cose perchè tredici anni sono una vita e “virtualmente” di sicuro qualcosa in più. Metto insieme questi due “modi” per contare il tempo e costruisco un’equazione, visto che mi piace la matematica e analizzare le incognite in essa nascoste, custodite, celate e arrivo a un solo
Rivoluzione! No, non sto incitando nessuno alla rivolta, a ribellarsi, ad agitarsi o a crear disordine… Non è questo il significato – per lo meno in codesto contesto – da attribuire alla parola che ho usato poc’anzi; rivoluzione inteso come “giro”, rotazione e ritorno al punto di partenza dal quale si è partiti, questo sì, questo è quello che intendo
In questi anni è accaduto qualcosa, qualcosa che non so spiegare, primo perchè non sono un fisico, filosofo o altro, oltre e non averne, il fisico intendo, secondo perchè la sensazione è comune a molte persone con cui interagisco quotidianamente o ad intervalli di tempo…già, di tempo, è proprio questo che è cambiato: il suo incedere, procedere, scorrere, andare avanti