/ Novembre 22, 2013/ Blog, Società e politica, Testimonianze/ 1 comments

Basta. Non vado per il sottile questa volta e se c’è ancora un minimo di libertà di espressione, di pensiero e di parole, sono qui a testimoniarlo – per conto “terzi”, direi – e a gridarlo quasi ad alta voce per farmi sentire il più lontano possibile e far aprire gli occhi a chi ancora li tiene chiusi e continua a fidarsi (ingenuamente) di coloro che fanno il nostro (?) bene.

Sono indignato, anzi, incazzato (non ho mai scritto parolacce sul blog e in verità ne dico poche anche nella vita di tutti i giorni, ma questa volta s’è andati al di sotto del fondo!).

Pubblico qui una testimonianza di una mia conoscente – la mia vicina di casa – che questa mattina ci ha fatto visita con in mano una carta perché voleva capire e soprattutto farsi spiegare da mio padre cosa lo Stato – Inps le ha chiesto.

La mia vicina di casa è una persona anziana, vive da sola in casa piccolissima e percepisce una pensione minima racimolata dopo anni e anni di sacrifici e di duro lavoro. Noi la rispettiamo e quando possiamo l’accompagniamo dove da sola non può arrivare per via dell’età e della distanza: in posta, in banca, dai parenti e a svolgere qualche altro servizietto che non ci pesa affatto perché ci piace renderci utili, perché NOI questa Signora la rispettiamo.

Ho visto questa signora anziana, quasi una nonna per me che non ce l’ho più, piangere.

Ebbene, vi posso assicurare che la tristezza mi ha invaso e osservando quella carta che sventola la rabbia cresceva.

Ho letto con attenzione il documento e sono rimasto esterrefatto. E’ questa sarebbe una riforma? Ebbene sì, non è uno scherzo, le riforme dei “soliti sapientoni” vanno sempre a discapito del popolo e delle tasche del popolo…mica le loro tasche, no? Sempre troppo vuote secondo il loro punto di vista o se non proprio vuote per lo meno piene del giusto perché quello che fanno va ricompensato a dovere, quello che svolgono è di altissimo livello…certo, certo…e io ho vinto il Nobel come persona più intelligente sulla faccia della Terra. Fantasia da parte mia, realtà la prima parte di questo discorso, purtroppo.

Come dicevo, noi la rispettiamo mentre lo Stato – Inps no, e perché? Perché secondo i “favolosi e indispensabili” conteggi che hanno fatto, la mia vicina di casa ha percepito soldi in più (più della metà della pensione mensile) che deve restituire in 24 “comode” rate tramite trattenute sulla sua pensione a partire da febbraio 2014.

Ora, mi sta bene che le si augura di vivere altri due anni (spero moti molti di più e con tutto il cuore) ma non mi sta bene per niente quello che le hanno fatto o stanno per fare.

Non mi sembra per niente giusto, lei alla pensione è arrivata con immensa fatica e sacrificio e sembra – sempre grazie ai “sapientoni” – che quello che le si dà con la destra lo si ritira con la sinistra togliendo anche qualcosa in più. Già, visto che ci siamo, togliamole un po’ di più, può sempre servire!

Pubblico la lettera che vorrei leggeste, dalla quale ho cancellato gli importi e il nome per privacy.
Pubblico questa lettera anche se son sicuro che molti di voi l’avranno già vista…non è una novità.

Scritto da Mac La Mente

Lettera

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1 Comment

  1. Lo Stato dà, lo Stato prende. Assurdo.

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