/ Agosto 10, 2013/ Blog, Comoda-mente/ 0 comments

CF_Rescue_July_4-002E’ passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo segnalato una notizia giunta direttamente dall’Associazione Il Rifugio degli Asinelli ONLUS e saltata ai nostri occhi alla quale abbiamo voluto dedicare spazio perchè ci ha rattristato molto, perchè è giusto dare spazio a chi si prende cura degli animali e si denuncino tutte quelle realtà abominevoli e disumane che gli asinelli (in questo caso) si ritrovano a vivere…

Nel precedente articolo – Il Rifugio degli Asinelli ONLUS: Cartolina da Colleferro – Roma – la situazione a Colleferro (Roma) era drammatica e in questi mesi si è andati avanti a soccorrere, insieme ad altre Associazioni, i puledri coinvolti nella vicenda.

Qui di seguito riportiamo un resoconto che la Presidente de Il Rifugio degli Asinelli ONLUS, Sig.ra Barbara Massa, ha inviato per email e che noi ringraziamo di cuore perché rimanere informati ci interessa tantissimo!

Ciao amici del Rifugio,
torno a raccontarvi gli sviluppi della situazione a Colleferro (RM).

 

Come molti sanno, a gennaio siamo stati coinvolti insieme ad IHP (Italian Horse Protection) e ad ENPA nel più grande e grave sequestro di equini mai avvenuto in Italia. In concerto con le due associazioni, con la Task Force Tutela Animale del Ministero della Salute e i NAS di Roma, al momento abbiamo salvato e affidato quasi 200 animali tra cavalli, pony, asini, muli e bardotti. La situazione è tutt’altro che risolta ed in questi 6 mesi ci siamo trovati ad affrontare momenti paradossali e difficili, complici anche la lentezza burocratica e la totale assenza di fondi per garantire le dovute cure agli animali posti sotto sequestro.

 

La seconda parte del sequestro è avvenuta ad aprile: sono stati identificati e spostati una trentina di animali, di nuovo in condizioni di salute precarie e gravemente denutriti. Un puledro di cavallo di appena pochi giorni di vita è morto tra le braccia dei veterinari di IHP e del Rifugio. Tra gli animali salvati ad aprile ci sono anche due bardotti (incroci sterili tra asina e cavallo) maschi.

 

Pochi giorni fa, invece IRDA è stato di nuovo protagonista con IHP dell’ultima parte del sequestro: altri 50 animali sono stati trasportati verso affidatari sicuri. Ma abbiamo trovato altri 9 animali non presenti in giugno durante le operazioni di cattura ed identificazione. Attualmente sono in stallo temporaneo. Il 26 luglio sono quindi giunti al Rifugio altri 7 animali (6 muli e un asino), portando a 30 il numero di animali di Colleferro accolti dalla nostra Fondazione. Come gli altri arrivati prima di loro, anch’essi erano infestati da parassiti esterni ed interni, erano deboli e, soprattutto, molto spaventati dalle persone. Dai primi di giugno, a quattro membri del nostro staff è stato affidato un programma specifico per riuscire a risolvere questa diffidenza da parte di quasi tutti gli animali di Colleferro: secondo i preziosi insegnamenti del Training centre del Donkey Sanctuary, i ragazzi hanno come obiettivo la conquista della loro fiducia e la disponibilità al contatto fisico, ovviamente nella maniera più rispettosa ed empatica possibile.

 

Le indagini sull’uomo che ha causato tutto ciò sono tuttora in corso, ma è ancora libero di acquisire nuovi animali. Torno quindi a chiedere il vostro sostegno, soprattutto morale: continuate a seguire e a diffondere gli sviluppi di questa vicenda sui nostri Social Media! In casi come questo, l’attenzione pubblica ha un peso fondamentale sulle decisioni delle autorità incaricate.

 

Senza il vostro aiuto e sostegno economico non saremmo mai stati in grado di portar fuori da quella situazione drammatica quasi 200 animali, né, tantomeno, dare la possibilità ai puledri che stanno nascendo ora in tante case italiane – e al Rifugio, come leggerete – di avere ciò che ogni cucciolo merita: le attenzioni di una mamma sana e serena.

 

Un sentito grazie a tutti voi che ci permettete di aiutarli.

 

Barbara Massa

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