/ Ottobre 6, 2010/ Blog, In Libreria, Incipit/ 0 comments

Forse sono monotematico, forse no, non lo so ma sono stato rapito da questo scrittore e per la terza volta, dopo aver inserito nei mesi precedenti due incipit dei suoi libri (Montedidio e Il peso della farfalla), ritorno per questa occasione a parlare di lui, Erri De Luca, con Sola andata (righe che vanno troppo spesso a capo).

E’ un libro di poesie, non molto lungo ma d’effetto. Ogni riga, ogni verso colpisce per la sua profondità.
Se lo si legge in fretta forse non rimane niente ma se ci si sofferma, vi posso assicurare, si provano sensazioni ed emozioni davvero belle perchè ci si immedesima nelle parole…è questa la forza della poesia!

Ecco qui l’incipit di Sola andata (riche che vanno spesso a capo) di Erri De Luca:

Sei voci

Non fu il mare a raccogliersi,
noi raccogliemmo il mare a braccia aperte.

Calati da altopiani incendiati da guerre e non dal sole,
traversammo i deserti del Tropico del Cancro.

Quando fu in vista il mare da un’altura
era linea d’arrivo, abbraccio di onde ai piedi.

Era finita l’Africa suola di formiche,
le carovane imparano da loro a calpestare.

Sotto sferza di polvere in colonna
solo il primo ha l’obbligo di sollevare gli occhi.

Gli altri seguono il tallone che precede,
il viaggio a piedi è una pista di schiene.

Dati del libro:

Titolo: Sola andata (righe che vanno troppo spesso a capo)
Autore: Erri De Luca
Pagine: 92
Casa Editrice: Feltrinelli

Scritto da Mac La Mente

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