Hai mai preso un foglio di carta e cominciato a scarabocchiare? E se le cose che hai scritto con la penna o con la matita non sono solo schizzi ma frasi, parole e pensieri riguardanti quello che hai fatto durante il giorno, le sensazioni che hai provato dopo che ti è successo qualcosa, sai che cosa significava? Hai scritto una pagina del tuo diario, un momento della tua vita.
Il diario in questi anni è uno dei pochi oggetti che, nonostante il trascorrere del tempo, resta lì, in attesa che qualcuno catturi l’attimo e racconti un proprio avvenimento. Linfa vitale per il diario.
Si è trasformato, è vero, non è più lo stesso per molti di noi. In passato è stato un quaderno, un libro segreto con il lucchetto ben custodito in qualche luogo, ora, visto e considerato lo sviluppo di questi ultimi anni, è diventato un supporto elettronico un blog, proprio come questo anche se gestito diversamente!
Il diario può cambiare forma, può contenere fatti più o meno personali ma quello che non cambierà mai è il suo scopo: catturare l’attimo. Attimo che si ripeterà e rivivrà a distanza di tempo ogni volta che la pagina verrà sfogliata, attimo che nel 2000 può essere condiviso con una comunità così vasta da essere inimmaginabile.
Sicuramente non è facile per tutti aprirsi, c’è a chi viene naturale e a chi no, per il semplice fatto di sapere che quello che verrà scritto in un luogo elettronico potrà essere letto da perfetti sconosciuti… un rischio o un piacere, dipende.
Caro Diario… generalmente si cominciava così anni fa, con questa formula magica di apertura ad un universo vasto come la mente e la propria vita.
Caro Diario, anche se non aggiornato quotidianamente, ce l’abbiamo anche noi sul forum in questa discussione.
Scritto da Mac La Mente